
Nel centro storico le testimonianze dell’architettura medievale è il Palazzo dei Principi Spinelli del secolo XIII di proprietà del comune, sede della Biblioteca Comunale e di immensi saloni che custodiscono pregevoli affreschi del Seicento utilizzati per varie manifestazioni culturali.
Il Palazzotto Normanno detto d’ Episcopio (sec. XII) che durante la dominazione angioina divenne una vera e propria fortezza militare e ove vi nacque un importante e illustre personaggio, Ruggero di Lauria.
Torre Talao del sec. XVI, costruita nel ‘500 sopra un isolotto ora arenato al cui interno sgorgava acqua sulfurea e divenuta, negli anni, prima presidio militare, poi cenacolo di artisti e intellettuali.
Palazzo Pallamolla, nella quale abitarono i Pallamolla che si trasferirono a Scalea nel XIV secolo per sfruttare l’economia commerciale del tempo attraverso il traffico marino. In tempi più recenti fu sede della caserma dei Carabinieri, poi durante l’ultimo conflitto fu adibito a caserma per i soldati della difesa costiera.
La Torre Cimalonga del secolo XV, costruzione cilindrica di stile aragonese, un tempo carcere mandamentale e ora sede dell’antiquarium che custodisce interessanti reperti archeologici provenienti dagli scavi dell’antica città del Laos.
Torre della Scalicella o “di Giuda”, così chiamata perché, secondo la leggenda, il guardiano di turno tradì la fiducia concessagli e favorì l’invasione nemica.

La Chiesa di Santa Maria d’Episcopio, che gli scaleoti chiamano la “chiesa di sopra”, al cui interno è venerata la patrona della città, la Madonna del Carmine, e che è di stile Normanno. Vi si trovano un pregevole crocifisso e una scultura di San Domenico, in legno, entrambi del XV secolo, la tela dell’”Annunciazione” attribuita alla scuola di Solimena, e la tela della “Circoncisione” di Paolo de Matteis del XVII secolo.
La Chiesa di San Nicola in Plateis è invece definita la chiesa “di sotto”. Questa chiesa è stata realizzata sui resti dell’antica cappella bizantina tra l’VIII e il IX secolo e custodisce il sarcofago dell’ammiraglio angioino Ademaro Romano, nativo di Scalea e la tomba del filosofo cartesiano Gregorio Caloprese, anch’egli di Scalea, maestro del Metastasio.
I ruderi del Convento Francescano, sempre nel centro storico, della chiesetta dello “Spedale”, costruzione basiliana del IX secolo, all’epoca ostello di pellegrini che andavano alle crociate.
I ruderi della chiesetta bizantina di San Cataldo.